L’obiettivo di questa iniziativa è quello di essere presenti con vari tipi di sostegno nella vita di coloro che si sono trovati, si troveranno o si trovano ad affrontare il difficile percorso della transizione.
Bisogna chiarire cos’è il processo di transizione e che cambiamenti ne conseguono nel corpo e nella psiche di chi la vive. L’individuo che non sente proprio il genere biologico con cui è nato e che decide di modificarlo si ritrova a dover affrontare un iter burocratico e medico molto complesso.
Innanzitutto in base al cambiamento da affrontare se da uomo a donna o viceversa o non binario, bisogna sottoporsi a diversi interventi medici (tutti chiaramente a discrezione della persona stessa) ormonali e\o chirurgici molto complicati.
Terminato il processo medico di cambiamento fisico vero e proprio si deve inoltre procedere ad affrontare tutto il percorso legale legato al cambio anagrafico del proprio genere con, se presente, relativa modifica del nome.
Tanti, diversi e complessi cambiamenti che, affrontati in gruppo e con il relativo sostegno di altre persone, come appunto in ZenaTrans, rendono questa transizione meno tumultuosa e più serena.
Grazie alla preziosa presenza nello staff dell’avvocatessa Ilaria Gibelli e dello psicologo e psicoterapeuta Mattia Piccinini, ZenaTrans, oltre che un gruppo di ascolto, è a tutti gli effetti un luogo di tutela sia legale che psicologica degli individui in transizione.
Un’area di supporto, di aiuto e di inclusione per coloro che troppo spesso si sono ritrovati a dover lottare da soli.
Uno spazio dove è possibile raccontare la propria storia, confrontarsi con altri aventi vissuto le stesse esperienze, chiedere consiglio e supporto.
“Quando ho affrontato il mio percorso di transizione non ho avuto supporto di nessun tipo, mi sono ritrovata da sola. Zenatrans nasce con l’intento di agevolare e non far sentire sole e incomprese le persone che si trovano in questa difficile situazione.” chiarisce Elisa Casaleggio.
Inoltre preziosissimo l’intervento di Mattia Piccinini che spiega: “Oltre ai colloqui individuali ci saranno due appuntamenti fissi, il primo e il terzo mercoledì del mese dalle ore 18 alle 20.”
Ciò che spicca nel discorso dello psicoterapeuta è la volontà di far conoscere tutti gli aspetti di questo particolare percorso mediante la divulgazione scientifica per chiarire i dubbi presenti in questo ambito e fare buona informazione.
L’iniziativa promossa a Genova nei giorni seguenti pone l’accento su questioni troppo spesso trascurate o molte volte oscurate, basti pensare allo stop del ddl Zan dei recenti giorni. In sé il progetto potrebbe rappresentare una reazione pacifica all’inaspettato No del Senato e verso coloro che auspicavano tale risultato.
La conoscenza batte la discrimanzione.
Mattia Piccinini.
Soffermarsi su questa affermazione può far comprendere come, l’aiuto e l’empatia, unificate alla divulgazione e l’informazione, possano rappresentare il vero cambiamento, nel difficile momento che stanno attraversando coloro i quali si vedono negati i propri diritti.
